venerdì 30 marzo 2012

non è l'el dorado


in questi giorni mi sto un po lamentanto di brisbane, perché non mi sta dando quello che mi aspettavo... mi è stato chiesto quindi cosa mi aspettassi....
qualche giorno prima di partire per l'australia avevo scritto un post, pensando di pubblicare il blog prima della partenza. il blog invece è parito quando ero già partita anche io, e quindi quel post è rimasto nel mio computer, senza essere pubblicato.
questo è quello che avevo scritto:

non molto tempo fa mi sono ritrovata a spiegare ad un colombiano il perché avessi scelto l'Australia.
"è un po l'El Dorado" gli ho detto, riferendomi all'immagine che quel paese così lontano ha iniziato ad avere ai miei occhi, "un posto in cui non è difficile riuscire a realizzare i tuoi sogni, in cui le cose funzionano bene come nel nord Europa, ma con lo stile di vita rilassato tipico del sud, il tutto accompagnato da splendide immagini di paesaggi immensi e totalmente diversi da quelli a cui sono abituata..."
El Dorado - mi ha spiegato - è una antica legenda nata proprio in Colombia, è l'abbreviazione di "el indio dorado" e racconta di un capo tribù indiano (per l'appunto, "el indio") che, nei riti di iniziazione, si ricopriva di polvere d'oro e si immergeva in un lago, lasciando l'oro nel fondo. I conquistadores ricercarono per anni le ricchezze del lago, senza successo.
quando sono tornata a casa, incuriosita, mi sono informata su questa legenda... è la storia dell'eterna ricerca, da parte dell'uomo, di un luogo fantastico, in cui tutti i bisogni materiali sono appagati e gli uomini vivono in pace. con la scoperta del "nuovo mondo" la ricerca si fece più intensa e, vedendo l'oro e gli smeraldi degli antichi capi tribù del Centro e Sud America, i conquistadores credettero davvero di esserci molto vicini, ma la loro avidità li spinse a non fermarsi e a cercare ancora.
così, l'El Dorado non lo trovarono mai. 
non so se l'Australia sia davvero l'El Dorado per me... metaforicamente parlando potrebbe esserlo: non cerco certo l'oro, ma un ambiente multiculturale, sereno e di rispetto reciproco, in cui il futuro non sia obbligatoriamente un punto interrogativo angosciante e, se è possibile, con il sole 365 giorni l'anno! (ok, quest'ultimo punto è più discutibile). in ogni caso, non farò in tempo a stancarmi, o a realizzare che in realtà, quel paese così lontano, non è tutto rose e fiori: 6 mesi non sono sufficienti per vedere i veri aspetti negativi di un intero continente, e l'Australia (forse) continuerà a rimanere nella mia mente come l'El Dorado... giusto per non farmi perdere la speranza! 
P.S.: nel 2010, poi, grazie alle immagini satellitari sempre più dettagliate, l'hanno trovato il vero El Dorado: 250 km di strutture circolari e poligonali al confine tra il Brasile e la Bolivia. (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2010/01/06/visualizza_new.html_1651782391.html)

ecco, io mi aspettavo un posto in cui le cose funzionavano bene come nel nord europa, ma con lo stile rilassato di noi "terroni". me l'avevano sempre descritto così, e per me è veramente l'incrocio perfetto, lo stile di vita che ambisco ad avere in futuro. 
probabilmente da altre parti è così. a brisbane no. o quantomeno non sembra.
la gente è di corsa, ne più ne meno di quanto non lo sia nelle grandi città da noi; le macchine corrono forse più che da noi, e sicuramente più che nelle nostre grandi città, perché da noi in centro non trovi autostrade; i pedoni hanno l'ultima importanza (due giorni fa abbiamo assistito ad un incidente in diretta: hanno preso in pieno una ragazza che attraversava la strada, ha fatto un volo di diversi metri, ma per fortuna si è alzata in piedi, e in quel momento stava passando l'ambulanza); non offre grandi possibilità per i viaggiatori working holiday (come me e giuli) perché la gente non ti vuole assumere e formarti sapendo che poi lascerai il lavoro, e perché le case ti richiedono normalmente un contratto di 6 mesi. 
credo che se hai possibilità di trasferirti a lungo termine, brisbane offra buone opportunità professionali (ci sono una marea di annunci per lavori veramente ben retribuiti) perciò se non ti disturba il traffico e la frenesia, credo sia una bella città per vivere... ma, per la gente come noi, brisbane ha scritto addosso "vattene via" a caratteri cubitali. 
dei ragazzi che abbiamo conosciuto qui alla biblioteca sono partiti oggi, per lo stesso motivo, e altri due con cui sono adesso (sempre qui alla biblioteca) daranno a questa città un'altra settimana di possibilità e poi scapperanno anche loro. io e giuli ormai siamo vincolati per due settimane, visto che abbiamo trovato una casina (carissima) in cui abbiamo già pagato per le prime 2 settimane, ma il 14 aprile abbiamo già programmato la fuga!
spero che in questo tempo che ci rimane qui la città sappia mostrarci una prospettiva diversa, probabilmente riusciremo ad apprezzarla di più ora che abbiamo un lavoro (ah, si, ho trovato lavoro, lunedì inizio) e una casa pulita. speriamo bene.
comunque non è tutta così l'australia: oggi giuli è a coolangatta (gold coast, a 200 km da qui) per lavoro e dice che li, per quel poco che ha potuto vedere, c'è l'ambiente che ci aspettavamo noi... insomma, in un modo o nell'altro la troveremo quell'australia li!!!

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