venerdì 20 aprile 2012

on the road


ecco qui, abbiamo un po di tempo di relax prima di rimetterci in viaggio verso nuovi lidi, e così tutti e due ne stiamo approfittando per rimetterci un po al passo con la scrittura.

sono seduta in un tavolo di un'aerea pic nic, all'ombra di un gazebo in legno proprio di fronte al porticciolo turistico di airlie beach, circondata da pappagalli casinisti dai mille colori, da qualche gabbiano un po invadente e da molte, molte palme! fortunatamente ora sta soffiando un po di venticello, altrimenti qui, davvero, si crepa di caldo. 
siamo a 500 km dal tropico del capricorno, verso nord, quindi pieno tropico. il paesaggio, lungo la strada, è diverso da quello che mi aspettavo: io per tropico normalmente immagino palme, fiori enormi di tutti i colori e foglie larghe verdi verdi. qui invece è composto da un sacco di eucaliptus, sterminate piantagioni di canna da zucchero e qualche palma qui e la, soprattutto intorno ai mille fiumiciattoli che l'autostrada attraversa. 
appena si esce dall'autostrada (che in realtà è fatta da una corsia per senso di marcia, nessuno spartitraffico e nessun guardrail, più o meno come la 195 nel tratto tra pula e pinus village) per avviarsi verso la costa, il paesaggio inizia a cambiare, prendendo molto di più le caratteristiche dell'immaginario comune. ho visto almeno 6 tipi diversi di palme, di cui so riconoscere solo quelle di cocco, quelle di banana, e quelle di dattero, le altre non ho idea che tipo di palma siano, ma sono tutte molto belle e molto caratteristiche! le piante con le foglie larghe larghe e verdi verdi ci sono, ma è meglio evitarle perché ho scoperto (per fortuna non sulla mia pelle) che sono altamente urticanti (il cartellone diceva che danno un bel pugno). e fiori ce ne sono, ma me ne aspettavo di più... vedremo più a nord come sarà. comunque sono soprattutto ibiscus (gialli, rosa o rossi) e strelizie.
ho visto un sacco di uccelli diversi di cui sono riuscita a riconoscere solo alcuni: aquile, kookaburra, kakatua e altri pappagalli che sono talmente colorati che sembrano un quadro di pollock (e non ricordo se è scritto così...)... per non parlare di una specie di tacchino che sembrava quasi a scacchi da quanto erano precise e piccole le alternanze del bianco e del nero delle sue piume.
poco fa, mentre stavamo cucinando, qui di fronte al porticciolo, abbiamo visto un ragno grande più o meno come un mandarino, di quelli pelosi (il ragno, non il mandarino), di cui si vedevano benissimo gli aghetti con cui punge, e saranno stati di almeno 5 mm l'uno. credo che fosse il ragno di cui ho visto l'immagine l'altro giorno, mentre guardavo la classifica dei 10 animali più pericolosi d'australia, che è capace di trapassare una scarpa quando vuole pungere. in ogni caso era veramente spaventoso.
un'altra caratteristica del tropico, che la gente non prende in considerazione quando pensa ai tropici, è la massiccia ed invadente presenza di zanzare. zanzare perfettamente allenate a fregarsene del tuo repellente anti zanzare.  zanzare che ronzano attorno ininterrottamente quando vuoi dormire. un "po" fastidiose, devo ammettere, ma niente che i miei fidati tappi per le orecchie non possano annientare: ho dormito come una pupetta.
questo viaggio mi sta piacendo tantissimo: il poter prendere e andare dove vuoi quando vuoi è una comodità che altri mezzi di trasporto non ti permettono. un camper ti consente di svegliarti sotto un boschetto di palme e eucalipti, fare colazione godendoti l'alba (la prima alba di ogni giorno, visto che siamo completamente ad est) al bordo della spiaggia, pranzare in un porticciolo turistico e cenare lungo una spiaggia tropicale senza aver mai lasciato casa tua. certo, non hai un bagno e a volte devi pagare per farti una doccia, ma non ci sono paragoni: in un posto come questo è il miglior modo per spostarsi. 

ci sono cose, però, di questa esperienza australiana nel suo insieme, che mi lasciano molto perplessa: sono venuta in australia non per vedere l'australia e i suoi posti ma per fare un'esperienza di vita, per stare a contatto con una cultura diversa che ho sempre pensato essere molto interessante (ripeto: rilassati come sud europa e organizzati come nord europa), ma in realtà fino ad ora ho solo avuto delusioni! il primo ragazzo che abbiamo conosciuto a brisbane è un italiano che vive qui in australia da circa un anno (o un anno e mezzo) e ci ha descritto gli australiani come dei deficienti sotto quasi tutti gli aspetti... inizialmente pensavo che fosse un po esagerato, ma devo dire che con il tempo ho iniziato a dargli ragione. sono tante piccole cose che te ne fanno accorgere, alle prime che noti pensi che la loro idiozia si limiti solo a quelle piccole cose, ma poi inizia a sommare l'una all'altra e ti rendi conto che hanno veramente grosse lacune e che potrebbero imparare molto addirittura da noi italiani, che sull'organizzazione lasciamo molto a desiderare. 
a giuli, prima di partire, avevano detto "gli australiani? sono un po strani... cosa vuoi, sono un popolo senza storia". non lo so se sia questo il loro problema, non credo. sicuramente sento la mancanza della nostra cultura, in cui la storia è alla base di ogni suo aspetto, però il problema della gente di qui non è legato alla mancanza di un legame con le proprie radici, o alla scarsa identità culturale, è legato a cose molto più pratiche e moderne. per fare un esempio, quando devi pagare un pedaggio in autostrada ti aspetti di trovare un posto in cui pagarlo, se non hai un abbonamento, no? qui non esiste nessun posto fisico per pagare il pedaggio: esistono solo dei cartelloni che, prima del punto in cui inizia il passaggio a pagamento, ti dicono che hai tre giorni per pagare su internet. da una parte dici "wow, comodo, posso farlo direttamente da casa", dall'altra dici "ma sono cretini? sto viaggiando, starò in viaggio 9 giorni, come faccio a connettermi?" e poi dopo ancora (e a volte troppo tardi) dici "cavoli, mi stavo dimenticando di pagare il pedaggio!" eh si, perché una volta passato il punto non c'è più niente che ti ricordi che devi pagare! è un esempio scemo, ma, come vi dicevo, sono tanti piccoli esempi scemi che ti fanno capire che in realtà sono molto scemi!
è una tristezza sapere che la mia esperienza di vita, esperienza di cultura, per ora si sta rivelando così... spero di potermi ricredere prima di tornare in italia... d'altra parte mi chiedo anche come mai così tanta gente ogni anno si trasferisce a vivere in questo posto se sono davvero così scemi... questo mi da ancora speranza di credere che in realtà quello che cercavo esiste davvero.

Nessun commento:

Posta un commento